19 giu 2007

Film ultimi 3 mesi

Proprio pochi film in questo trimestre e quasi tutti già visti. Tra i nuovi si nasconde qualche perla e una cocente delusione:

- "Bad taste, P. Jackson: il primo film del regista del Signore degli anelli. Prodotto a basso budget e in un paio di anni lavorando nei weekend è quanto di più splatter sia mai stato girato. La trama? Un gruppo di alieni capitalisti arriva sulla terra per procurarsi carne umana da vendere nei loro fast-food. Vernice rossa ovunque e personagi allucinati.
- "Shining", S. Kubrick: che dire? Capolavoro (ma il libro non era da meno).
- "Clerks", K. Smith: ennesima replica, doverosa.
- "Donnie Darko", R. Kelly: non importa quante volte lo guardi, questo film ha una storia incomprensibile. Su internet trovi varie spiegazioni, ma tutte troppo complesse. Secondo me per capirlo appieno bastano le atmosfere, l'alienazione dei personaggi e l'angosciante coniglio. Con questi elementi una trama ordinaria non è più necessaria.
- "Human traffic", J. Kerrigan: bella musica (dance), protagonisti strani e un paio di situazioni assolutamente realistiche. La storia di un gruppo di amici distrutti da lavori orribili ma pronti a devastarsi in un folle fine settimana. In puro stile Trainspotting, the week-end has landed.
- "Il grande Lebowsky", Coen brothers: ennesima replica, doverosa.
- "Slevin patto criminale", P. McGuigan: brutto. Ormai le copie di Snatch si sprecano. Niente di che, 10 euro che potevo investire meglio.
- "Pi, il teorema della follia", D. Aranofsky: la prima opera di Aranofky, scritto e diretto intorno ai 27 anni. Un misto di Tetsuo ed Eraserhead in salsa matematica. Girato con 60.000 $ è comunque un film notevole anche se non manca qualche ingenuità. Un giovane genio ossesionato dai numeri e dall'ordine, la cabala ebraica, il vecchio professore e gli squali della finanza. Gli ingredienti non sono male, mischiati in un bianco e nero specchio della pazzia del protagonista.
- "Requiem for a dream", D. Aranofsky: visto e rivisto, è il film dell'anno. Una regia alla frontiera, piena di riprese strane, scene accelerate, split-screen e una storia bellissima. La devastazione parallela del figlio e della madre, vittime di due dipendenze diverse ma dagli uguali devastanti effeti. Lui coinvolgerà la ragazza e l'amico nella sua affannosa ricerca di una dose, lei finisce per impazzire in attesa di coronare il sogno di un'apparizione TV. Un po' Trainspotting per le immagini, la bravura degli attori e il ruolo della musica. Non perde mai di ritmo e lascia una strana sensazione.
- "Monty Python e la ricerca del sacro Graal", T. Gilliam: ne avevo visto uno spezzone anni fa e da allora lo cerco su eBay. Finalmente l'ho trovato, ma che delusione! L'avevo visto in inglese e aveva un umorismo particolare, assolutamente unico e acuto. La versione italiana violenta l'originale. Un paio di battute sono fenomenali per la loro assurdità e tutte riguardano le noci di cocco.

6 giu 2007

The king is back

Periodo piuttosto povero di stimoli. Gli ultimi due mesi sono stati un ritorno al passato. Dovevo preparare un esame piuttosto grosso (una sorta di ripassone generale di quanto studiato all'università) e quindi le giornate si sono incredibilmente accorciate. Finisco di lavorare alle 6, sonnelino fino alle 8, cena, internet e perdite tempo varie fino alle 10.30 e poi un 2-3 ore di studio. Chiaramente la mattina dopo non ero un fiore. La cosa brutta era che in tanti in ufficio lo stavano preparando e solitamente passano in pochi. Quindi grande competitività e quella tipica atmosfera da ufficio per cui sotto sotto si spera che l'altro faccia male per poter giustificare il proprio errore e/o magnificare la propria prestazione.

Comunque Sabato è tutto finito, almeno fino all'anno prossimo. Nel frattempo grande giro in Spagna/Portogallo: compagnia stupenda e alla mano, bei posti, gente nuova (personaggi) incontrata ogni sera e 7 giorni da ricordare. Sangria all'Ovella Negra, Mojito gigante nel baretto sudamericano a Madrid, bambini che giocano a pallone all'Escorial, cappelli e cappellini a Porto, ristorante indiano e festa del liceo a Lisbona, birretta e tanga a vista a Salamanca. E ancora, il gatto malefico a casa della Paola, il cameriere delle tapas, il tipo con 7 piercing, la frutta sulla Sagrada Familia (SPQS, direbbe Pietro), la birra a 70 centesimi alla Quema, il Taba deportato, l'uomo/donna vicino al ponte, il "sono 70 ore che non dormo", il guardeur e i pedofili, che devono bruciare tutti. Tutto perfetto, compresa la polizia e i 600 Euro che le abbiamo regalato, ma no pain, no gain.

Menzione d'onore alla colonna sonora del viaggio, tanto reggae che faceva da sottofondo a battute, fantasie erotiche, discorsi seri e preziosi momenti di silenzio. Due canzoni su tutte: Chetamina (autori sconosciuti, effetto delirante e quasi sempre in loop) e Runaway (Gentleman, per caricarsi).

... e adesso a Camogli, bene, bene...