Volevo completare il discorso sulla Cambogia, ma e' capitato un imprevisto che non posso non raccontare subito: da adesso il viaggio continua in bici!! Ieri mi fermo a guardare un negozio che noleggia bici, c'era una bellissima Bianchi esposta e mi metto a parlare con il proprietario, un inglese che fra un mese parte per il record di velocita' del giro del mondo in bici (99 giorni per fare 27.000 km: www.worldcyclingrecord.com). Dopo un po' mi fa "ma scusa, perche' non ci vai in bici in Cina?". E perche' no? Cosi' la Bianchi (una ibrida, a meta' da bici da corsa e mountain-bike) l'ho comprato e fra pochi minuti si parte. Sono a Chang Kong, al confine con il Laos e dopo 3 giorni dovrei arrivare in Cina, finalmente. Non vedo l'ora di iniziare a pedalare!! La cosa bella e' che in poche ore ho sistemato tutto: abbiamo trovato un modo per attaccare il mio zaino, fatto arrivare in bus da una citta' vicina alcune cose che mancavano, fatto fare (tra le risate di tutto il mercato) da una sarta la sacca in cui mettere la bici quando mi muovero' in bus. E ho una maglietta con lo stemma della Thailandia e la scritta "lunga vita al re". Fantastico, si parte!
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24 feb 2010
8 feb 2010
Vediamo un po' fin'ora cosa si e' fatto...
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3 feb 2010
La tempesta dopo la quiete

Da oggi si torna a viaggiare da solo. Mi mancava un po', anche se mi sono trovato benissimo con Paolo, con cui ho girato quasi 14 giorni (7 in Laos e 7 sulle isole dopo esserci separati). E si ritorna allo stile backpacker. Siamo entrati in Cambogia e la differenza e' gia' nettissima. Provano a fregarti in tutti i modi (dalla dogana, dove la polizia e' d'accordo con le finte guide e tiene bloccata la fila sotto il sole, cosicche' loro possono offrirti una "scorciatoia" per soli 200 baht, alle fermate dei bus che spesso sono in mezzo al nulla, per cui per arrivare in citta' devi salire sull'unico tuk-tuk che "casualmente" passa di li'), i bambini sono addestrati a chiederti i soldi e viaggiare e' piu' difficile. Pero' ci sono anche grandi soddisfazioni, tipo il posto che ho trovato stanotte per dormire: 1 dollaro, in un dormitorio all'aperto bellissimo, con internet e biliardo gratis! Domani metto una foto.
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9 gen 2010
Thailandia, fine prima parte

La cosa piu' bella di questa prima settimana e' stata la citta' di Ayutthaya, capitale prima che lo diventasse BKK: nel mezzo della citta' c'e' un grosso parco pieno di templi in stile kmher (cambogia), thai e birmano, sparsi tra laghetti e piccoli boschi tenuti veramente bene. Ci sono stato quasi due giorni e sempre con la bici, che aggiunge quel qualcosa. Per il resto, e' una citta' dove si sente molto forte l'influenza del Giappone. A parte la quantita' di turisti del Sol Levante (per loro e' una meta piuttosto vicina), ci sono negozi di manga, negozi che vendono pupazzetti di Hello Kitty e Doraemon, internet point coloratissimi solo per i videogiochi, autobus dipinti con i fumetti di Dragon Ball... ovviamente volevo capire qualcosa di piu', ma nessuno riesce a dire una parola in inglese. E' veramente frustrante che ogni minima conversazione sia bloccata sul nascere. Per esempio, in un bar dove fanno vedere le partite di calcio di quasi tutti i campionati europei chiedo "Tonight - TV - Football - Italian ?". Silenzio su tutta la linea, interrotto solo dal latrare di un cane randagio li intorno. Diciamo che e' un po' forse il motivo per cui non mi ha appassionato troppo il paese fino ad ora. Non poter interagire con nessuno del posto e nemmeno con i turisti, che sono spesso in gruppo e non aspettano altro che di arrivare alle isole. E' pero' bastato spostarsi un po' da Bangkok e subito la gente (straniera) e' piu' amichevole: ho girato un po' con uno svedese che forse ritrovo in Laos e poi con 2 inglesi, una con un'accento troppo difficile da capire.
Oggi giornata sull'autobus: 8 ore da Sukhouthai a Chang Rai e poi 3 fino al Mekong e al confine con il Laos. Mi mancavano un po' i trasferimenti lunghi come questo, anche perche' il secondo autobus era uno di quelli loro vecchi, con tempietto buddista sul cruscotto e brandina per far dormire il conducente alla sera.
Domani si attraversa il fiume, anche se il paesino dove sono adesso e' carino: sono in una guesthouse da 2 euro a notte, pulitissima e con vista sul fiume, dove puoi prenderti la bici e c'e' tutta una serie di dvd da vedere sulla veranda all'aperto. Potrei fermarmi un altro giorno, ma mi sa che quasi tutti i posti saranno cosi' nei prossimi giorni, quindi meglio proseguire.
PS: nella foto, massaggi ai piedi con i pesci... quando torno a BKK lo provo!
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4 gen 2010
Bangkok

Intanto, non ho ancora ben realizzato che sono al terzo giorno di un periodo di tre mesi e questo e' abbastanza strano. Mi muovo un po' piu' tranquillamente che nel passato, mi sembra di avere tanto tempo, ma non ho ancora idea di come sara' fra un po'. Anche perche' qui a Bangkok non ho di certo perso il contatto con la civilta'. Sono in un quartiere pieno di turisti, quello con piu' guest-house e mercati. Si puo' comprare di tutto ed e' veramente la prima tappa perfetta per chi deve stare via a lungo. Si trovano libri nuovi e usati, ipod, CD e DVD falsi, borse, adattatori, passaporti e certificati contraffatti, zaini, tutti i tipi di vestiti. Il problema e' che la maggior parte della gente e' qui di passaggio aspettando di andare al Sud, nelle isole, per cui si trovano compagnie di amici o gruppi poco interessati a conoscere altra gente o a scoprire la citta'. Il risultato sono intere vie di pub e ristorantini con musica a palla e cocktail a prezzi scontati, che fanno vedere partite della Premier League e centinaia di turisti vestiti con le stesse magliette delle stesse bancarelle (che comunque comprero' anch'io prima di partire, sono troppo belle!).
Diciamo che la citta' e' stata abilissima a sfruttare il turismo, visto che si trova perfettamente al centro del Sud-est asiatico ed e' naturalmente il luogo di riferimento per chi e' di passaggio in queste zone. Per quello che sono riuscito a vedere, e' abbastanza pulita, con pochi animali randagi e poca poverta'. Il turismo ha portato tanti soldi, che pero' sono stati ben investiti, visto che le strade sono ben fatte, l'aeroporto e' molto efficiente e anche i locali che ho visto sono tutti di buon livello e senza insetti. Quello che e' sorprendente e' il clima: adesso sono le 9 di sera e ci sono 28 gradi e il 75% di umidita'. Fortunatamente non manca l'acqua (anche dall'aereo, arrivando, si vedevano un'infinita' di fiumi e laghetti) e questo genera una vegetazione veramente rigogliosa. Appena c'e' un po' di spazio, crescono piante verdissime e piene di foglie. Anche la frutta e' particolare: manghi, papaie, angurie, cocco, dragon fruit, star fruit e altri di cui non conosco il nome.
Per la maggior parte della giornata il pensiero fisso e' trovare da bere e farsi una doccia. Infatti domani me ne vado un po' piu' a Nord, dove dovrebbe essere piu' fresco. Poi dovrei proseguire ancora piu' in su, fino a Chang Mai e entrare in Laos.
Una cosa di cui avevo gia' il sospetto mi si e' confermata ieri: piu' e' grande e civilizzata una citta' e piu' e' difficile conoscere gente. Finora ho conosciuto pochissime persone (i tailandesi parlano inglese veramente poco e gli stranieri sono gia' in comitiva), ma ieri ho trovato un tipo che mi ha fatto troppo ridere: un canadese, di 26 anni, che faceva tutto il figo dicendo di essere a Bangkok per la quarta volta e di aver girato per mesi in Asia, senza fare vaccini o prendere le pillole della malaria.... parlando un po' scopro che dal giro precedente era tornato a casa per la febbre tifoidea (verso cui poteva vaccinarsi) e da quello prima ancora perche' aveva finito i soldi (lo avevano truffato per 25.000 dollari, con una truffa, quella delle gemme a Jaipur, che e' sulla prima pagina di ogni guida turistica!)!! Ho fatto fatica a trattenermi dal ridere, ma volevo troppo farlo parlare, eheheeh. Prima di andarmene, gli chiedo che lavoro faccia.... l'ingegnere. Sara' un caso?
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