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25 giu 2006

World Press Photo 2006

Anche quest'anno sono riuscito a vedere la mostra di World Press Photo. Ci sono delle immagini che fanno riflettere ed alcune che sono arte. Sul sito http://www.worldpressphoto.nl/ trovate tutte le immagini vincitrici e una breve presentazione.
Sopra un collage di quelle che mi hanno più impressionato.
Dall'alto in basso e da sinistra a destra: (1) una mamma con la bambina in un campo profughi in Niger (è la foto vincitrice); (2) il confine tra Corea del Sud (strada di sabbia) e del Nord (strada asfaltata); (3) uno dei 77.000 ciechi liberiani; (4) il ritorno di un caduto in Iraq.

(1) un guerrigliero delle gang giovanili di Guatemala City (dette maras), formate dai figli dei contadini indigeni, emigrati dalle campagne alla capitale nel corso della guerra civile degli anni '80; (2) uno stregone nigeriano, che si muove per i villaggi vendendo pozioni e spettacoli con un seguito di 2 pitoni, 4 scimmie e una iena.

11 feb 2006

Alla Scala

Ieri sera siamo andati alla Scala. Non avevo mai visto lo storico teatro ed è impressionante, pieno di stucchi, tendaggi, con sei piani e un lampadario immenso.
Eravamo in ultimissima posizione, anche se centrale, ma con un po' di difficoltà si riusciva a vedere decentemente. Il suono però non era potente come quello dell'Arcimboldi e in alcune arie la differenza era notevole. La tanto decantata acustica, almeno per quel che riguarda i posti low budget, non è quindi così vincente.
Rimangono comunque i bellissimi costumi, le grandiose scenografie (marmi come pavimento, piani rialzati, costumi coloratissimi e alla fine anche la pioggia) e un'opera bellissima. E'
il Rigoletto, la storia del buffone di corte e della sua bellissima figlia Gilda, innamorata del Conte di Mantova, famoso per "la donna è mobile" (da cui Skolo ha derivato "e allora falla girare"). Ecco come Tarantino e Old Boy vengono anticipati:

Sì, vendetta, tremenda vendetta

di quest'anima è solo desio...
di punirti già l'ora s'affretta,
che fatale per te tuonerà.
Come fulmin scagliato da Dio,
te colpire il buffone saprà.

29 gen 2006

Keith Haring

Oggi giornata culturale con il Taba (è un ossimoro, lo so) e la Valeria. Siamo stati alla mostra di Keith Haring alla triennale. Cosa dire? Potente, soprattutto perchè questi artisti pop hanno veramente stile. Warhol si commenta da solo, ma non sono da meno i suoi discepoli: Basquiat, morto a 28 anni per overdose e Haring, morto a 32 di aids, e chissà quanti altri che non conosco.

A partire da un omino stilizzato è riuscito a creare opere (d'arte) che valgono milioni. Opere irriverenti, con prese di posizione contro la tecnologia (computer, tv e nucleare), il razzismo, che invitano alla lotta all'aids e al crack, alla libertà sessuale (come si vede dall'immagine i riferimenti sono espliciti). E poi è epico il modo in cui ha iniziato i suoi lavori: gessetto bianco in mano, incursioni in metropolitana e decorazioni abusive che immancabilmente attiravano l'attenzione dei passanti (compresa la vecchietta del video, a cui regala una spilletta).

Alcune chicche: la foto della sua cucina con il puffo con la maglia del Milan, l'abbigliamento (canottiera senza maniche e scarpe Nike da basket), i disegni del cane con la faccia di profilo che rappresenta Anubi, una specie di giudizio universale alla Bosch e tutte le strisce con le piramidi e le astronavi.