31 lug 2006

Film Luglio

Questo mese niente commenti, che sono un po' impegnato. Comunque grazie ad un po' di giornate libere, in cui stavo preparando gli ultimi esami, e alla biblioteche di Como e Olgiate, mi sono fatto una cultura sul mitico Orson Welles e sul Fellini degli esordi.

- "La 25a ora", S. Lee.
- "La strada", F. Fellini.
- "Intrigo internazionale", A. Hitchcock.
- "The stranger", O. Welles.
- "L'infernale Quinlan", O. Welles.
- "La signora di Shangai", O. Welles.
- "Lo sceicco bianco", F. Fellini.
- "I vitelloni", F. Fellini.
- "Othello", O. Welles.
- "Macbeth", O. Wells.

- "Behind enemy lines", J. Moore: ambientato durante la guerra di Jugoslavia, è lo stereotipo dei film di guerra americani in stile Pearl Harbour: pallottole che non ti colpiscono mai, trama inesistente e una buona dose di "comandante, non possiamo lasciare là il nostro ragazzo". Una regia e una colonna sonora che vogliono sembrare giovani ma sono solo inutili.

14 lug 2006

Rolling Stones

Martedì sono stato al concerto degli Stones. Ho deciso all'ultimo momento, quando ho saputo che non potevo andare a quello dei Wailers. I biglietti li ho trovati su Internet e mi è piaciuto parecchio la consegna a mano poche ore prima dell'inizio e la corsa allo stadio per entrare in buona posizione.
Come nel 2003 abbiamo scelto il posto migliore, per cui eravamo seduti sulle balaustre, senza ressa, ma comunque vicinissimi quando hanno mosso il palco, venendo in mezzo alla folla. E si, perchè il palco si poteva muovere ed in effetti, per quel che mi riguarda, è stata la principale attrazione. Lungo più di 100 metri e alto almeno 30, aveva un megaschermo che proiettava filmati stupendi, tutta una serie di fuochi d'artificio e luci fighissime.

Il concerto, invece non è stato all'altezza. Mick Jagger è sempre un drago, capace di correre da un'estremità all'altra del suo palcoscenico cantando Satisfaction, ma Keith Richards ha visto tempi migliori. Anche la scelta delle canzoni non mi è piaciuta, soprattutto quando ne hanno proposta una in italiano (potete immaginare il risultato), rovinando l'originale, per altro bellissima. E poi un po' troppe pause e ammiccamenti al mondiale. Caduta di stile finale quando hanno fatto salire sul palco Materazzi e Del Piero, che ci hanno privato di un congedo che poteva essere storico.

Nota di merito allla coppia di 45enni tatuati e nostalgici al nostro fianco, a cui abbiamo offerto da fumare. Lui accetta, lanciandomi un'occhiata complice ("Maria, eh?"), mentre lei dopo un tiro la ritroviamo alla piazzola di soccorso, mezza collassata... rispetto!

11 lug 2006

Andy Warhol

Ho appena finito il diario di Andy Warhol: grandissimo. Un personaggio incredibile, che ha dato forma all'arte, al design e alla pubblicità moderna. Assolutamente fuori da ogni schema, era pieno di ossessioni: lo sporco, la madre, i dolci, gli sprechi, la routine, la televisione, i soldi, la solitudine, le televendite.
Eppure era ricercatissimo dalle star, conosciuto in tutto il mondo e capace con il suo comportamento di influenzare il modo di pensare dell'epoca. Ha compreso la natura consumistica dell'era moderna, senza demonizzarla, ma semplicemente vivendola, amandola, dandole dignità artistica e sposando un videoregistratore.

Ecco alcune citazioni tratte da conversazioni a volte surreali, a volte ironiche, a volte inutili (ma sempre geniali, come quando parla per 23 pagine delle pulizie di casa):

- Cominciò così verso la fine degli anni Cinquanta la mia storia con la televisione, una storia che dura ancora oggi, che ne ho quattro in camera con cui giocare contemporaneamente. Ma non mi sono sposato fino al 1964, quando mi sono preso il primo registratore. Mia moglie. Il mio registratore ed io siamo sposati da dieci anni ormai. Quando dico "noi", voglio dire il registratore ed io. Molta gente non riesce a capirlo. L'acquisto del registratore ha posto fine a qualunque tipo di vita emotiva potessi avere, ma sono contento che sia andata così. Niente era più un problema, perchè l'unico problema potevva essere quello di avere un buon nastro, e quando l'unico problema è un buon nastro, non è più un problema. Un problema interessante era un nastro interessante.

- La mia moglie ideale dovrebbe portare a casa un bel po' di quattrini ed avere anche una TV privata.

- La cosa più bella di Tokyo è McDonald
La cosa più bella di Stoccolma è McDonald
La cosa più bella di Firenze è McDonald
A Pechino e a Mosca non c'è ancora niente di bello

- Quel che c'è di veramente grande in questo paese è che l'America ha dato il via al costume per cui il consumatore più ricco compra essenzialmente le stesse cose del più povero. [...] Una Coca è una Coca e nessuna somma di denaro ti può permettere una Coca migliore di quella che si beve il barbone all'angolo della strada. Tutte le Coche sono uguali e tutte le Coche sono buone. Liz Taylor lo sa, lo sa il Presidente, lo sa il barbone e lo sai anche tu.

- Il mio ideale sarebbe una piramide perchè non ti devi preoccupare del soffitto. Avresti una cosa in meno a cui pensare, una superficie in meno da guardare, una superficie in meno da pulire, una superficie in meno da imbiancare.

- Vorrei mettere su una catena di ristoranti, che chiamerei "Andymat: il ristorante per le persone sole". Ti prendi da mangiare e poi ti porti il vassoio in una cabina con la televisione.

- Comprare è molto più americano che pensare e io sono molto americano.

- La gente diceva che tentavo di plagiare i media quando fornivo contemporaneamente ai giornali storie diverse della mia vita. A me piaceva dare informazioni diverse a diverse riviste perchè era come mettere un segnale per rintracciare dove prendeva informazioni la gente. In quel modo, quando incontravo qualcuno, potevo sempre dire che giornali e riviste leggeva dalle cose che riportava come mie.

- E' stato proprio allora che si sono fatti vivi alcuni ragazzi, allo studio, chiedendomi del lavoro. Gli chiesi di trascivere e battere a macchina il mio romanzo. Gli ci è voluto un anno e mezzo per trascriverre una sola giornata! Adesso mi sembra una cosa incredibile perchè so che se si fossero impergnati almeno un po', sarebbe bastata una settimana. Mi capita ancora di ripensare a loro con ammirazione, perchè erano proprio riusciti a convincermi che battere a macchina era il lavoro più lento ed impegnativo del mondo.