Complici i molti viaggi, questo mese ho visto solo 6 film:
- "La guerra dei mondi", S. Spielberg: non mi aspettavo molto da questo film, visto che in generale il regista non mi fa impazzire. Invece il film era godibile e il finale interessante. Merito però della trama originale di H. G. Wells, pioniere della fantascienza. Il romanzo era talmente potente che durante una trasposizione radiofonica (da parte di Orson Wells) nel '38, una parte del popolo statunitense credette realmente che stesse avvenendo un'invasione di extraterrestri, rimanendone scossa e turbata.
- "Immortal ad vitam", E. Bilal: un film strano. Il regista (ho appena scoperto) è un ragazzo che ha rivoluzionato il mondo del fumetto e in effetti vengono buttati nella mischia divinità egizie, una New York futuristica, politici corrotti, gambe in acciaio, cacciatori di taglie e una conturbante ragazza dai capelli blu. La storia è semplice (Horus deve trovare la prescelta che gli permetterà di continuare la sua stirpe), ma l'ambientazione tecno-gotica e i colori lasciano un bel ricordo.
- "Prima ti sposo, poi ti rovino", Cohen bros: sono i miei registi preferiti e forse questo distorce il giudizio. Come al solito riescono a prendere un genere (in questo caso la commedia Hollywoodiana) e traformarlo in caricatura. Personaggi assurdi, dialoghi divertenti, umorismo adeguato al clichè degli originali, ironia e situazioni assurde. Il tutto in una storia praticamente priva di trama. Grandiosi!
- "L'esercito delle 12 scimmie", T. Gilliam: grandissima prestazione di Brad Pitt e bella storia. Da vedere.
- "E morì con un felafel in mano", R. Lowenstein: avevo la necessità di rivederlo.
- "Red dragon", B. Ratner: avevo già letto il libro, che mi era piaciuto molto. Il film è lineare, con bravi attori e segue molto l'originale. C'è Edward Norton e Hannibal ha sempre fascino. Nel libro la scena delle torture al giornalista è assolutamente agghiacciante. Nel complesso, è forse meglio de "Il silenzio degli innocenti".
30 apr 2006
24 apr 2006
22 apr 2006
Nizza
Domani parto per Nizza. Sono carico per la gara e gli ultimi allenamenti sono andati proprio bene. Speriamo di non scoppiare dopo i primi chilometri per la troppa voglia di fare un bel tempo. La tattica sarà i primi 12 km tranquillo, per poi dare tutto nel finale. Speriamo...
Un paio di citazioni dall'ultimo libro che ho letto, che racconta la vita di un po' di artisti a Parigi nei primi vent'anni del '900. Si parla di Picasso, Chagall, Soutine, Modigliani, Apollinaire, Duchamp e molti altri, di cui magari non avevo mai sentito il nome. Loro si che erano dandy, anche se più della metà sono morti di alcool, freddo o tisi e il loro genio è stato scoperto solo in seguito.
Confesso, io sono mille, come le religioni e le eresie, e di buon grado lascio all'asino della Sorbona le testarde insegne di una opinione immutabile
- Saint-Pol Roux
Il bambino mi ha preso la mano
e io l'ho tenuta stretta
perchè mi proteggesse dall'infelicità
- Max Jacob
Un paio di citazioni dall'ultimo libro che ho letto, che racconta la vita di un po' di artisti a Parigi nei primi vent'anni del '900. Si parla di Picasso, Chagall, Soutine, Modigliani, Apollinaire, Duchamp e molti altri, di cui magari non avevo mai sentito il nome. Loro si che erano dandy, anche se più della metà sono morti di alcool, freddo o tisi e il loro genio è stato scoperto solo in seguito.
Confesso, io sono mille, come le religioni e le eresie, e di buon grado lascio all'asino della Sorbona le testarde insegne di una opinione immutabile
- Saint-Pol Roux
Il bambino mi ha preso la mano
e io l'ho tenuta stretta
perchè mi proteggesse dall'infelicità
- Max Jacob
16 apr 2006
Parigi_fine
Tirando le somme di queste settimane, devo dire che mi sono proprio servite. A parte il francese, che comunque potrei imparare solamente vivendo in Francia per qualche mese, ho fatto un po' di belle esperienze. Intanto ripeto il viaggio in solitario, che è un modo sempre affascinante per muoversi: quando scendi dall'aereo ti senti più libero, non hai piani e hai l'impressione di costruire qualcosa. Certo che ogni volta bisogna abituarsi, trovare i posti dove stare e iniziare a conoscere qualcuno, perchè è solo così che la vacanza decolla. Ho visto chiaramente che le persone che trovi in ostello influenzano il giudizio sulla giornata molto più che i monumenti visitati. Vale spesso più una chiacchierata in un bar con uno sconosciuto che non la visita ad un museo.
E poi ho imparato altre cose sugli ostelli, ho usato tanto l'inglese (e mi sono molto piaciuto) e mi sono venute un paio di idee su cosa potrei fare nei mesi dopo la laurea.
Ho messo sull'altro sito (vedi link a destra) alcune delle foto che ho fatto. Purtroppo non sono un granchè e sono anche pochine.
E poi ho imparato altre cose sugli ostelli, ho usato tanto l'inglese (e mi sono molto piaciuto) e mi sono venute un paio di idee su cosa potrei fare nei mesi dopo la laurea.
Ho messo sull'altro sito (vedi link a destra) alcune delle foto che ho fatto. Purtroppo non sono un granchè e sono anche pochine.
Labels:
Viaggi
12 apr 2006
Bye Bye
Finalmente se n'è andato. Certo che mi fa paura un paese che comunque riesce quasi a farsi abbindolare per la seconda volta di fila. Non pensavo che i vecchi tormentoni sui comunisti e la bufala della soppressione dell'ICI avrebbero fatto ancora presa, eppure ho incontrato gente che veramente ci credeva. Potere della propaganda e di un modo di fare politica tutto italiano (promesse per tutti e disprezzo per gli avversari). Speriamo che il nuovo governo si faccia e riesca un poco a risollevare la nostra immagine nel mondo. Certo che hanno fatto di tutto per non essere eletti...
Sapevate che in Australia è obbligatorio andare a votare e chi non si presenta prende una multa intorno ai 100$?
Sapevate che in Australia è obbligatorio andare a votare e chi non si presenta prende una multa intorno ai 100$?
Labels:
Politica
8 apr 2006
Parigi_4
Alcuni spunti a caso:
- ieri sono andato al museo di Picasso. Bello, interessante, ma soprattutto mi ha aperto gli occhi: se Andy (Warhol) è Sbirulino, Picasso è senza dubbio Tinto Bras, non si scappa. Provate a vedere una sua foto intorno ai 50 anni;
- ho conosciuto dei francesi. Mi stavo prendendo una piadina e mentre aspettavo hanno attaccato bottone. Uno di loro parla anche italiano e siamo andati a prenderci una birra. Stasera dovremmo uscire ancora, quindi il processo di socializzazione prosegue bene;
- direi che prosegue alla grande, perchè ieri sera, mangiando un kebab si è fatta sotto un'americana. Che storia! Se riusciamo ci becchiamo ancora, quindi fate il tifo per me;
- continuo a vedere in giro per la città un tipo con le stampelle che si muove con lo skate e, insieme ai giocolieri e agli attori della piazza Beaubourg, mi prende troppo bene.
- ieri sono andato al museo di Picasso. Bello, interessante, ma soprattutto mi ha aperto gli occhi: se Andy (Warhol) è Sbirulino, Picasso è senza dubbio Tinto Bras, non si scappa. Provate a vedere una sua foto intorno ai 50 anni;
- ho conosciuto dei francesi. Mi stavo prendendo una piadina e mentre aspettavo hanno attaccato bottone. Uno di loro parla anche italiano e siamo andati a prenderci una birra. Stasera dovremmo uscire ancora, quindi il processo di socializzazione prosegue bene;
- direi che prosegue alla grande, perchè ieri sera, mangiando un kebab si è fatta sotto un'americana. Che storia! Se riusciamo ci becchiamo ancora, quindi fate il tifo per me;
- continuo a vedere in giro per la città un tipo con le stampelle che si muove con lo skate e, insieme ai giocolieri e agli attori della piazza Beaubourg, mi prende troppo bene.
Labels:
Viaggi
4 apr 2006
Parigi_3
Mi piacerebbe riportare la frase del nostro vicino a Cannes: "c'est la guerre!" ma oggi non è stato così. La manifestazione, a cui non si poteva mancare, è stata proprio regolare, almeno fino alla sera, quando il solito gruppo di idioti se l'é presa con la polizia. Iniziavano alle 2 da piazza della Repubblica e l'ultimo gruppo ha finito il suo percorso alle 8 di sera. Era una marea: universitari, lavoratori, liceali e disoccupati. Sfilavano ordinati, una fiumana civile a ritmo di slogan e di musica dance (con l'immancabile intermezzo dei bonghi). Davvero impressionante, anche perchè non avevo mai visto una manifestazione con così tante persone (non sono come il Taba che ogni anno va a Berlino per la Love Parade).
Ad una certa ora sono tornato a casa, ma alle 8 dovevo uscire per piazzare un biglietto del concerto di Ramazzotti (regalato dallo stesso che mi ha dato la bici). Portata a termine l'incombenza, mi sono trovato in place d'Italie, dove stava terminando la parata. L'ambiente era pero' totalmente diverso. Sparite le bandiere e le persone di tutte le età, erano rimasti solamente gruppi di ragazzi, con in mano sciarpe e birre. L'abbigliamento tipico prevede inoltre casco, mascherina, macchina fotografica (per mostrare le malefatte dei poliziotti fascisti) e, per i più fortunati, cane al guinzaglio, da vere zecche. Peccato perchè potrebbero bastare questi 2-300 asini per togliere la credibilità ai 700mila appeni sfilati.
Decido di rimanere a vedere che aria tira e subito ho una dimostrazione dell'efficienza della polizia francese. Non so come operi la nostra, ma questi sembrano dei corpi speciali. Intanto sono praticamente in armatura, con una divisa fighissima e un mare di gadget. E poi si muovono come gli eserciti romani nei film: compatti e massicci.
Dalla sera prima avevano chiuso alcune vie ed erano numerosissimi in tutta la città. Adesso hanno circondato la piazza e bloccano alcune uscite. Ci si puo' comunque muovere liberamente dappertutto. Noto un gruppo appostato vicino ad un muro, in una specie di corridoio di una zona apparentemente inutile. In realtà scopro la loro funzione qualche minuto dopo. C'é qualche tafferuglio, vola qualcosa, ma i dimostranti si ritirano. Ecco allora che spuntano degli agenti in borghese. Individuano uno dei casinisti e lo bloccano. Si muove la falange, da cui escono due poliziotti con un fascio di luce e una macchina fotografica. Il tipo non riesce più a nascondersi, è schedato e in un attimo viene portato nella zona protetta e caricato sulla camionetta. Il tutto dura qualche secondo e gli altri in piazza non fanno in tempo nemmeno a protestare che il tipo è già lontano. Uno stile molto sudamericano, senz'altro efficace.
PS1: pazza Inter, amala!!
PS2: ma chi ha vinto tra Berlusconi e il soporifero Prodi?
PS3: cosa hanno detto sui (tele)giornali della manifestazione?
Ad una certa ora sono tornato a casa, ma alle 8 dovevo uscire per piazzare un biglietto del concerto di Ramazzotti (regalato dallo stesso che mi ha dato la bici). Portata a termine l'incombenza, mi sono trovato in place d'Italie, dove stava terminando la parata. L'ambiente era pero' totalmente diverso. Sparite le bandiere e le persone di tutte le età, erano rimasti solamente gruppi di ragazzi, con in mano sciarpe e birre. L'abbigliamento tipico prevede inoltre casco, mascherina, macchina fotografica (per mostrare le malefatte dei poliziotti fascisti) e, per i più fortunati, cane al guinzaglio, da vere zecche. Peccato perchè potrebbero bastare questi 2-300 asini per togliere la credibilità ai 700mila appeni sfilati.
Decido di rimanere a vedere che aria tira e subito ho una dimostrazione dell'efficienza della polizia francese. Non so come operi la nostra, ma questi sembrano dei corpi speciali. Intanto sono praticamente in armatura, con una divisa fighissima e un mare di gadget. E poi si muovono come gli eserciti romani nei film: compatti e massicci.
Dalla sera prima avevano chiuso alcune vie ed erano numerosissimi in tutta la città. Adesso hanno circondato la piazza e bloccano alcune uscite. Ci si puo' comunque muovere liberamente dappertutto. Noto un gruppo appostato vicino ad un muro, in una specie di corridoio di una zona apparentemente inutile. In realtà scopro la loro funzione qualche minuto dopo. C'é qualche tafferuglio, vola qualcosa, ma i dimostranti si ritirano. Ecco allora che spuntano degli agenti in borghese. Individuano uno dei casinisti e lo bloccano. Si muove la falange, da cui escono due poliziotti con un fascio di luce e una macchina fotografica. Il tipo non riesce più a nascondersi, è schedato e in un attimo viene portato nella zona protetta e caricato sulla camionetta. Il tutto dura qualche secondo e gli altri in piazza non fanno in tempo nemmeno a protestare che il tipo è già lontano. Uno stile molto sudamericano, senz'altro efficace.
PS1: pazza Inter, amala!!
PS2: ma chi ha vinto tra Berlusconi e il soporifero Prodi?
PS3: cosa hanno detto sui (tele)giornali della manifestazione?
Labels:
Viaggi
2 apr 2006
Parigi_2
Ostello nuovo, vita nuova, mi viene da pensare, e in effetti la situazione é tornata vivibile. Stasera, poi, arriva il momento del vero special guest della vacanza: la bicicletta. Con l'inizio della scuola, si puo' così dire che il periodo di assestamento é finito.
Ho avuto un esempio di come deve essere una città civilizzata: il centro Pompidou. Ieri sono andato a visitare il museo d'arte moderna (era la prima domenica del mese e tutti i musei sono gratis) e scopro che tre dei cinque piani sono un'immenso centro culturale aperto a tutti e gratuito. Naturalmente c'è una bella coda, ma dopo un attimo si riesce ad entrare: libri, riviste, computer, sale multimediali, internet, scrivanie, televisioni in lingua originale. I colori sono sgargianti (per coerenza con lo stile dell'edificio), gli spazi ampi e immense le vetrate. Il tutto resta aperto fino alle 10 di sera, a disposizione di studenti, pensionati e barboni. E nella piazza di fronte si esibiscono gli artisti di strada...
Ho avuto un esempio di come deve essere una città civilizzata: il centro Pompidou. Ieri sono andato a visitare il museo d'arte moderna (era la prima domenica del mese e tutti i musei sono gratis) e scopro che tre dei cinque piani sono un'immenso centro culturale aperto a tutti e gratuito. Naturalmente c'è una bella coda, ma dopo un attimo si riesce ad entrare: libri, riviste, computer, sale multimediali, internet, scrivanie, televisioni in lingua originale. I colori sono sgargianti (per coerenza con lo stile dell'edificio), gli spazi ampi e immense le vetrate. Il tutto resta aperto fino alle 10 di sera, a disposizione di studenti, pensionati e barboni. E nella piazza di fronte si esibiscono gli artisti di strada...
Labels:
Viaggi
1 apr 2006
Parigi_1
L'inizio nella Ville Lumiere non è stato dei più brillanti, e dire che tutto era cominciato bene. All'aeroporto, grazie alla magica Lonely Planet sono riuscito a trovare un bus a 1 Euro invece dei canonici 9 che solitamente si spendono per arrivare in città. Sembra un buon presagio, ma tutto finisce quando arrivo all'ostello che avevo scelto: è tutto occupato. Poco male, visto che 100 metri prima ce n'è un'altro. E' più scassato ma da buon ottimista penso che per la prima notte possa andare. Costa (relativamente) poco e poi è venerdi e quindi è difficile che ce ne siano molti altri liberi (e ho poca voglia di cercarli). Quanto mai....
Mi accoglie un tipo di una nazionalità sconosciuta, che non parla inglese e capisce poco anche il francese. Avete presente l'Hotel Kabul ad Amsterdam? Ecco, questo è peggio. La stessa moquette rossa con le bruciature di sigaretta e le scale strettissime fino al quinto piano, ma in più un supplemento di sporcizia e strani odori orientali. Per concludere, devo dividere la camera con una geisha giapponese che prima di addormentarsi mi spiega che in quella camera è stata punta da vari insetti. E' una tipa strana. E' qui da un mese per studiare l'inglese, ma dice che non vuole andare a scuola perchè puo' farlo da sola (e infatti quando parla non capisco una mazza). In più prima di addormentarsi si scalda il letto con il fono (un'usanza giapponese, mi dice) e alle 7 di mattina si sveglia per mangiare un kiwi e una tazza di latte e cereali (salvo poi tornare a dormire fino a mezzogiorno).
Provo a farmi una doccia, ma tutto quello che c'è è un tubo di ferro contorto. Rimando l'incombenza al giorno dopo, ovviamente in un altro posto. Tra la giapponese e la ferraglia mi sembra di essere Tetsuo uomo d'acciaio e passo tutta la notte con la strana sensazione di essere cavalcato da vari insetti. Stamattina come prima cosa ho trovato il nuovo ostello, veramente carino e in zona Quartiere Latino. Vediamo come procede, alla prossima...
Mi accoglie un tipo di una nazionalità sconosciuta, che non parla inglese e capisce poco anche il francese. Avete presente l'Hotel Kabul ad Amsterdam? Ecco, questo è peggio. La stessa moquette rossa con le bruciature di sigaretta e le scale strettissime fino al quinto piano, ma in più un supplemento di sporcizia e strani odori orientali. Per concludere, devo dividere la camera con una geisha giapponese che prima di addormentarsi mi spiega che in quella camera è stata punta da vari insetti. E' una tipa strana. E' qui da un mese per studiare l'inglese, ma dice che non vuole andare a scuola perchè puo' farlo da sola (e infatti quando parla non capisco una mazza). In più prima di addormentarsi si scalda il letto con il fono (un'usanza giapponese, mi dice) e alle 7 di mattina si sveglia per mangiare un kiwi e una tazza di latte e cereali (salvo poi tornare a dormire fino a mezzogiorno).
Provo a farmi una doccia, ma tutto quello che c'è è un tubo di ferro contorto. Rimando l'incombenza al giorno dopo, ovviamente in un altro posto. Tra la giapponese e la ferraglia mi sembra di essere Tetsuo uomo d'acciaio e passo tutta la notte con la strana sensazione di essere cavalcato da vari insetti. Stamattina come prima cosa ho trovato il nuovo ostello, veramente carino e in zona Quartiere Latino. Vediamo come procede, alla prossima...
Labels:
Viaggi
Iscriviti a:
Post (Atom)