30 giu 2006

Film Giugno

- "Arriva John Doe", F. Capra: non conoscevo l'autore, che è uno dei grandi del cinema. Film del 41, racconta di un uomo qualunque che grazie al potere della stampa diventa un idolo per gran parte dell'America. E' animato da buonissimi propositi, ma non sa di essere manovrato dai poteri forti, che vogliono ingraziarsi un elettorato fatto di migliaia di lattai, maestri, barbieri, casalinghe, persone comuni, insomma. Bel film, che fa riflettere sul ruolo della propaganda e della pubblicità. Peccato per il finale un po' buonista, come peraltro i film del tempo. Se avessero tagliato gli ultimi 10 minuti sarebbe stato bellissimo e cinico come pochi. Famoso il discorso con cui l'americano medio arringa e fa sognare la folla di americani medi (in America, per indicare i vicini e le persone comuni, si usa "the Johns").
- "Le vie della violenza", C. McQuarrie: era da un po' che aspettavo di vederlo, ma mi ha veramente deluso. Meno male che c'è Benicio del Toro. Comunque il risultato è scadente, una pretenziosa brutta copia di gangster movie molto meglio riusciti.
- "Paz", R. De Maria: è sempre divertente, soprattutto Fiabeschi. Incredibile la somiglianza dei personaggi con quelli dei fumetti e bellissime le ricostruzioni dei manifesti e degli slogan studenteschi degli anni '70. Unica pecca: nei contenuti extra il regista fa troppo il figo.
- "L'incubo di Darwin", H. Sauper: un bel documentario che racconta le conseguenze dell'introduzione del pesce persico nel lago Vittoria. In poco tempo questo predatore (lungo anche un paio di metri) ha sconvolto non solo l'ecosistema ma anche l'economia del posto, creando indubbiamente ricchezza, ma anche corruzione, prostituzione e una serie di commerci misteriosi. Cosa contengono i carghi russi che atterrano per rifornire l'Europa di pesce? Sono vuoti o come dice qualcuno, pieni di armamenti clandestini?
- "Akira", K. Otomo: non mi è piaciuto. La trama era poco chiara, con un brutto finale (che addirittura non ricordo) e abbastanza lungo. Magari dovrei rivederlo, o leggere il fumetto da cui è tratto, perchè in rete tutti ne parlano un gran bene...
- "Il nemico alle porte", J.J. Annaud: molto bello. L'ambientazione e la fotografia rendono alla grande il temibile clima russo e il film affronta tanti temi: il ruolo della propaganda, il duello, Kruscev, l'amicizia, gli orrori della guerra (tra cui spicca la scena in cui chi disertava o si ritirava veniva giustiziato dai suoi stessi compagni o superiori).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Effettivamente la trama e di Akira e il finale sono abbastanza oscuri: il film è stato fatto come parte integrante del fumetto, per cui senza averlo letto non si può capire... in ogni caso dopo aver visto i contenuti speciali del DVD, e aver dato un'occhiata in rete, alla seconda visione mi è risultato un po' più chiaro.

Il finale è un po' troppo aperto, senza dubbio è una scelta di Otomo: il manga cartaceo è continuato per un paio di anni e la storia si completa lì (credo).

in ogni caso a me è piaciuto molto!