25 ott 2007

Buona sorte? 1000$

Dovete sapere che il Gange e' un fiume molto inquinato. Solitamente una quantita' di 500 batteri coliformi (delle feci) per 100 ml e' considerato il valore soglia per poterci fare il bagno. Bene, qui si parla di circa 3.000.000 per 100 ml (non so i dati per l'Olona, ma e' senz'altro di meno). E' quindi piuttosto sconsigliato bersi anche solo un sorso di quest'acqua e una persona normale cerca di starci alla larga il piu' possibile. Io invece me ne sono bevuto 2 bicchieri e praticamente da ieri non mi sono mosso dal letto se non per andare in bagno....
In pratica una sera stavo camminando vicino al fiume quando vedo in un tempio una strana cerimonia. C'era della musica, incenso, qualche santone e mi sono messo a guardare. Questi hanno apprezzato la mia curiosita' e discrezione e hanno deciso di farmi partecipare. Peccato che l'ultima parte del rito prevedeva di bere 2 bicchieri di latte che sfortunatamente era latte in polvere reso liquido dall'acqua benedetta del fiume....
Oggi mi sono ripreso un po', ma purtroppo gli ultimi due giorni sono stati accorciati notevolmente. Peccato, perche' ero quasi riuscito a non aver niente per tre settimane...


Sono anche andato dall'indovino. Gli ho detto la data e il luogo di nascita e lui ha cominciato a raccontarmi il passato, presente e futuro. Ha iniziato benino: sei una persona intelligente, non ti senti troppo a tuo agio e altre semi banalita'. Poi ha provato con il futuro: a 35 anni trovero' la stabilita', mia moglie verra' da un posto ad Est di dove vivo, sara' una personalita' forte che cerchera' di comandarmi, divorziero' dopo vent'anni e diventero' un personaggio pubblico verso i 50. Tutto questo pero' se riusciro' a cancellare il maleficio che mi opprime, perche' altrimenti tra i 30 e i 45 anni avro' un paio di incidenti gravi, un figlio morira' e perdero' il lavoro. Gentilmente si e' offerto di fare qualcosa per me. Un portafortuna da 5.000 rupie o una cerimonia lunga 42 giorni al modico prezzo di 1.000 dollari. Ho scelto la cerimonia da 1.000 dollari.

22 ott 2007

Dead men

Finalmente sono arrivato a Varanasi, in cui staro' fino alla fine del viaggio. E' una citta' antica, protesa sul Gange, che scorre maestoso e larghissimo. Sembra quasi un lago e crea uno scenario davvero suggestivo. Una delle due rive e' completamente disabitata, visto che viene completamente sommersa durante la stagione dei monsoni. Quindi niente vegetazione, luci, ponti o costruzioni e questo crea un gran contrasto l'altra riva, in cui immense scalinate si immergono nel fiume sacro. Il fiume e' il vero centro della citta', pieno di vita e di attivita'. Si stima che circa 60.000 persone ogni giorno vadano a fare il bagno rituale, mentre innumerevoli altre lavano i vestiti, rinfrescano mandrie di bufali, fanno conversazione, massaggi, yoga o bruciano cadaveri....
Ci sono due crematori, alle due estremita' della citta' e i corpi vengono bruciati su pire di legna proveniente da una foresta considerata sacra. Per ogni corpo servono circa 250 kg di legno pregiato, che costa fino a 3 Euro al kg. Quindi anche qui, come spesso accade, la religione si mischia agli affari. Gli indu pensano che morire a Varanasi e disperdere le proprie ceneri nel Gange possa porre immediatamente fine al ciclo di morte e rinascita, per cui moltissimi vecchi e ammalati vengono qui in attesa di tirare le cuoia...
La scena e' abbastanza cruenta, visto che dopo un primo strato di legna, viene deposto il corpo, che in precedenza e' stato lavato nel Gange e coperto da un lenzuolo. Dopo aver aggiunto altra legna, un membro della famiglia prende la fiamma sacra di Shiva (un fuoco che si ritiene stia bruciando da 3.000 anni ininterrottamente) e fa partire il tutto. Ogni cremazione dura circa 3 ore, ma dopo poco si cominciano a vedere i piedi o la testa spuntare fuori, completamente intatti, mentre il resto del corpo sta bruciando. Uno spettacolo assolutamente strano, ma affascinante e completamente inusuale. Come dicono loro: "burning is learning". Guardare la morte ci fa capire che dobbiamo morire e quindi vivere di conseguenza.
Ma non tutti possono essere cremati sulla spiaggia. Se rientrate in una delle seguenti 5 categorie, per voi c'e' una semplice pietra al collo e un immersione nel mezzo del fiume: 1) donne incinte, 2) bambini sotto i 5 anni, 3) morti a causa del cobra, 4) santoni riconosciuti, 5) lebbrosi.

Ieri ho conosciuto 2 irlandesi e una geisha giapponese. Gli irlandesi sono simpatici e parlano un inglese spaziale, per cui e' divertente andare in giro con loro. Abbiamo affittato una barca e siamo stati per un paio d'ore in giro sul fiume. Impagabile!

19 ott 2007

Francesi, non solo Zidane

Ieri ho conosciuto due che hanno capito tutto della vita. Sono una coppia di francesi, 28 anni lui e 32 lei. Lavorano in montagna, in una stazione sciistica, uno fa il cuoco, l'altra la commessa. In pratica lavorano solo i sei mesi invernali, tutti i giorni e il loro datore di lavoro gli lascia l'alloggio e da mangiare. Quindi hanno sei mesi di vacanza all'anno e, sommando il fatto che non hanno una casa o dei figli e che quando lavorano non spendono niente, vanno in giro per il mondo per 180 giorni all'anno. Fanno un paio di settimane dalle rispettive famiglie, dopodiche' prendono il loro furgoncino (la loro casa) e cominciano a girare l'Europa (Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca, Croazia, i posti un po' meno cari, insomma) e tutto il resto (quest'anno un mese in Venezuela e uno qui in India, senza furgone, ovviamente...). Viaggiando un po' si trovano veramente persone particolari e mi sto accorgendo che tra tutti quelli con cui ho parlato sono quello che si ferma per meno tempo. Due americane, per esempio, finita l'universita' hanno lavorato per 3 anni, si sono licenziate e sono andate per 5 mesi ad insegnare inglese in Thailandia. Adesso sono 8 mesi che sono in giro per l'Asia.... diciamo che una delle domande piu' frequenti che senti fare agli ostelli e': "ma oggi che giorno e'?"

Detto questo, un aggiornamento su dove sono. Dopo aver cercato di vedere da lontano l'Himalaya (8 ore di pullman per arrivare in cima ad una montagna, e trovare nient'altro che nuvole...) l'altro ieri ho lasciato Rishikesh (ormai non posso piu' fare a meno della lezione mattutina di yoga) e sono tornato a Delhi. Solo una sosta per la notte, perche' la citta' e' brutta e sporca (anche rispetto agli standard indiani) e oggi sono arrivato a Varanasi, la citta' santa per eccellenza. Sono nel pieno di un festival che dura da 7 giorni e si concludera' domenica. Si celebra Durga, dea guerriera che cavalca un leone ed una delle mogli di Shiva.

Ho anche fatto un bel po' di compere. Un paio di cose sono veramente superbe: un tappeto in seta del Kashmire e una serie di Mandala nepalesi (disegni raffiguranti la ruota della vita o motivi ricorrenti usati per la meditazione buddista).

15 ott 2007

(Valder)Rama

Tutto procede bene. Ho lasciato Pushkar con un po' di rammarico, perche' e' veramente incantevole. L'idea era di andare verso la fonte del Gange, a 4100 metri, appena al di sotto dell'Himalaya. Purtroppo pero' ci vuole troppo tempo e visto che ho gia' prenotato l'aereo per Varanasi, devo lasciar perdere. Mi dispiace parecchio, perche' ormai ci avevo fatto il pensiero...
Sono comunque in un posto che sembra interessante: Rishikesh, a meta' strada tra Delhi e il Nord. E' in questa piccola citta' sulle rive del Gange che i Beatles vennero a stare per un paio di mesi in cerca di ispirazione. E' un'altra delle citta sacre indu' e qui il fiume scorre rapido ed e' ancora relativamente pulito. E' tutto pieno di templi, ashram (specie di scuole di yoga e meditazione, in cui si puo' stare a dormire e a mangiare in modo molto semplice) ed e' considerata la capitale mondiale dello yoga.
Domani mattina comincio a fare qualche lezione. Oggi ero troppo stanco dal viaggio di 12 ore in autobus in notturna. Ancora una volta trovo una "famiglia" di indiani in viaggio. Erano circa una trentina e stavano andando al funerale di un loro membro. In segno di lutto tutti i maschi avevano i capelli rasati, ad eccezione di un piccolo ciuffo sulla nuca. Il problema e' che erano in 30 dove ce ne sarebbero stati al massimo una ventina, per cui c'erano bambini per terra, sui genitori, sotto i sedili, gente che cercava di spiegarsi, discussioni... e' incredibile pero' come nessuno si lamentasse. Anche chi e' stato 12 ore sdraiato per terra in mezzo agli avanzi del mangiare, non ha fiatato. E' lo stesso che succede con il traffico o con i ritardi dei vari autobus: nessuno se la prende. Comunque sono sempre amichevoli. Mi hanno offerto il loro mangiare e i bambini ti guardano sempre con curiosita'. Gli ho comprato un po' di caramelle e sono diventato uno di loro...

...forse mi sono messo in trappola da solo. Vengo da Pushkar, sto' in Rishikesh e andro' a Varanasi. Praticamente 15 giorni a mangiare vegetariano... speriamo faccia bene. Oggi intanto mi sono fatto la barba. Avevo pensato di non tagliarmela fino al ritorno, ma stava diventando imbarazzante...

12 ott 2007

Una moglie basta e avanza

Oggi e' il secondo giorno che sono a Pushkar, una delle citta' piu' sacre dell'India. E' un po' fuori dalla rotta turistica tradizionale, ma ci vengono un mare di hippie e finto rasta. E' una cittadina abbastanza piccola, piena di vicoli, bazar e templi, che circonda il lago santo. E' riverita da tutti gli indu' perche' ci si trova l'unico tempio dedicato a Brahma.
Il mito narra che tutti gli dei stessero deridendo Brahma, il Dio creatore, per non avere nessun tempio sulla Terra. Il poveraccio fa allora cadere un fiore di loto, da cui scaturisce il lago intorno al quale si sviluppera' la citta'. E fin qui abbiamo spiegato la sacralita' del posto, ma perche' l'unico tempio di Brahma e' proprio qui? Naturalmente appena si forma il lago viene costruito un tempio in onore del dio, che decide quindi di santificarlo con una cerimonia sacra (Puja). Affinche' sia di buon auspicio, bisogna pero' rispettare il rituale, che prevede la presenza della moglie e un certo orario. Impaziente come non mai, Brahma decide di iniziare subito, ma la moglie (Sarasvati) lo lascia solo, sostenendo che non e' ancora il momento giusto. Poco male, perche' il dio manda uno dei suoi servitori (Indra, il dio del fuoco) a rapire una donna del villaggio, la sposa e celebra il rito di inaugurazione. Chiaramente appena Sarasvati lo viene a sapere si inquieta non poco e scaglia una maledizione: la cattiva sorte tocchera' qualunque altro tempio sara' costruito in onore di Brahma.

Il carattere sacro della citta' si vede in moltissime cose: non si mangia carne, non si vendono alcolici, la gente nei negozi ti parla dei miti indu e soprattutto al mattino e al tramonto la gente si lava e prega nelle acque del lago.
Io sono in un alberghetto fantastico, veramente spartano ma pulito e con una vista spaziale sul lago e sulle scalinate che vi si immergono. Come e' consuetudine, sul tetto c'e' un piccolo ristorante, tavolini e sedie che valgono il prezzo del biglietto. Biglietto che costa meno di 3 euro tutto compreso, tranne il bagno che e' in comune...

Oggi per la gioia del Taba ho incontrato anche i trecciolini. Gli ebrei sono una moltitudine qui in India, visto quanto poco costi viaggiarci e le consuetudini alimentari molto simili. Stasera devono prepararsi per il Sabato, ma magari li incontro di nuovo. Uno era anche interessato al mercato azionario (e non poteva ricevere consigli da persona piu' qualificata, direi) mentre l'altra mi ha suggerito il prossimo posto dove andare: Rishikesh.
Rimango ancora un paio di giorni a Pushkar perche' e' incantevole, ma non continuo il giro del Rahajastan che, per il resto, mi ha impressionato poco. Quindi cambio programma e mi sposto a Nord, cercando di andare verso le grandi montagne e il fresco (da 6 giorni ormai siamo a temperature intorno ai 35 gradi, fortunatamente molto secco).

9 ott 2007

Scimmie

Oggi ho completato il mio campionario di animali: maiali, tori, pavoni, pappagalli, cobra, topi (nella bancarella da cui abbiamo preso da mangiare) ed elefanti (strani: hanno la pelle soffice e i capelli). Qui quasi tutti gli animali sono sacri, visto che ogni divinita' ne cavalca uno o si identifica con esso. Oggi per esempio siamo andati a visitare il Tempio delle Scimmie, su una collinetta, con (dicono) diecimila scimmie intorno. In effetti ce n'erano una bella quantita', intente a saltare sugli alberi, mangiare frutti dai passanti e spulciarsi a vicenda. Tutto questo si svolgeva a Jaipur, la seconda tappa del viaggio. Arrivarci e' stata un'epopea, visto che il pullman che doveva partire alle 10.30 e arrivare dopo 4 ore, e' partito intorno alle 13.30 e ce ne ha messe sette. Il motivo? Le prime due ore le abbiamo passate aspettando che finisse la partita di cricket, dopodiche' abbiano atteso che l'autobus fosse completamente pieno. Il resto lo hanno fatto le pessime condizioni delle strade.

Nell'attesa ho attaccato bottone con uno svizzero e alla fine siamo rimasti in contatto e oggi siamo andati in giro insieme e lo stesso faremo anche domani. Dopo ognuno per la sua strada e direi che e' meglio cosi' perche' mi stava un po' stancando. Abbiamo anche trovato un paio di inglesi con cui abbiamo appena finito di cenare. Il ragazzo e' appena stato licenziato, ha ricevuto un po' di soldi e ha deciso di spenderli viaggiando (e' comunque meno costoso che vivere a Londra), la ragazza ha invece preso un permesso di 4 mesi. Itinerario: India, Tailandia, Vietnam, Cambogia, Laos, Cine....

Ho conosciuto anche un indiano con cui sono uscito due sere fa. Era un tipo che lavorava nella guest house in cui stavo e che mi ha portato ad un festival in onore di Shiva. Ero probabilmente l'unico straniero in mezzo ad un mare di indiani ed ero forse la principale attrazione. Tutti volevano darmi la mano, le (poche) ragazze guardavano sorridevano e volevano parlare, mi offrivano le cose da mangiare.... mi chiedo perche' da noi non succede. Avrei le carte in regola per ben figurare anche in Italia e Lussemburgo....

Comunque, al ritorno, mi ha portato a vedere la zona in cui vive. Per arrivarci siamo passati in uno dei quartieri piu' poveri della citta': fogne a cielo aperto riempite di rifiuti, nessuna luce per strada, gente (bambini e donne inclusi) che dormiva di fianco ai maiali e circondata da cani randagi, polvere e sporco ovunque. Abbastanza impressionante.
Domani rimango a Jaipur e il giorno dopo parto per Ajmer.

7 ott 2007

Secondo giorno

L'inizio non e' stato dei migliori. Avevo il treno alle 6.20 per Bruxelles e diligentemente esco di casa alle 6.00. Lascio le chiavi di casa dentro, tanto cosa me ne faccio in giro e scendo, pronto all'avventura. E invece no, perche' la porta del palazzo e' chiusa e per uscire ho bisogno delle chiavi. Torno su di corsa, suono al campanello ma Dindelli, la persona con cui ho l'onore di abitare, non risponde. Continuo, ma la bestia non si sveglia. Per fortuna dopo 5 minuti sento qualcuno scendere le scale. E' una tipa che miracolosamente esce di casa alle 6 di mattina di un Sabato. Faccio appena in tempo a raggiungerla (lei e' al terzo piano e io al quinto) e sono finalmente fuori. Corsa fino alla stazione e poi tutto liscio fino a Delhi. Come compagno di aereo (e questa e' per il Gentili) mi capita un indiano che lavora per la Medtronic, in giro per l'Europa a fare conferenze... parliamo un po' ed e' solo il primo esempio di tanti indiani amichevoli.

Arrivato a Delhi nuovo contrattempo, perche' pensavo di prendere il treno subito e andare ad Agra. Tutto esaurito. Mi rifilano allora un biglietto del pullman ridicolmente caro: 2000 rupie al posto delle canoniche 400.... tra l'altro, che pullman: era tutto noleggiato da una famiglia in viaggio ed io ero l'unico estraneo. Si prendono bene e vado in giro tutto il giorno con loro.
Una volta ad Agra con solo un paio di ore di sonno sull'aereo (neanche fossi Braga a Porto), trovo il posto dove dormire (camera singola a 300 rupie... 6 Euro) e vado a vedere il Taj Mahal. Spettacolare, imponente e ben tenuto. E' in mezzo ad un parco e staresti a guardarlo per ore. Mette tranquillita', ma il sonno ha la meglio e torno in ostello (non ci sono le camerate ma chiamarlo albergo mi sembra eccessivo). La citta' non e' bella. Assomiglia tantissimo al Marocco. La' avevo trovato un paio di perle, speriamo che sia lo stesso anche qui. Per ora, tanta poverta', gente (tanta) che dorme per strada, sui marciapiedi, nei fossi. Vendono di tutto e sono sempre in giro a trasportare qualcosa sui tuc-tuc o nei loro tricicli a pedale. Cani randagi in giro ovunque, grossi ma con il ventre tiratissimo, simili a sciacalli. Ho gia' visto una bella quantita' di animali: scoiattoli, cani, scimmie, dromedari (alla gobba sono alti piu' di due metri), cani, vacche, vacche con una specie di sporgenza ossea sulla schiena, cani.
Stasera a letto presto e domani me la squaglio: vado a Jaipur, nel Rajastan e la cosa inizia a farsi interessante.

5 ott 2007

Kali Yug

Se l'irragiarsi di mille soli
dovesse esplodere improvvisamente nel cielo,
sarebbe come lo splendore dell'Onnipotente...
Io diventero' Morte,
la distruttrice dei Mondi.

Secondo la cosmologia indiana siamo nella quarta e ultima era del mondo, il "Kali Yug". Un epoca di corruzione, conflitti, oscurità e disgregazione.

I re del Kali Yug saranno dediti alla corruzione e si impadroniranno dei beni dei loro sudditi, ma per la maggior parte avranno poteri limitati e la loro ascesa sarà rapida quanto la loro caduta. Quindi solo il possesso e la ricchezza conferiranno rango; la falsità sarà l'unico modo di prevalere nelle controversie. La corruzione sarà il mezzo di sussistenza universale.
Alla fine, incapace di sopportare la bramosia dei suoi re, il popolo dell'Era di Kali si rifugerà tra le montagne, indosserà vesti lacere e non potrà sfamare la propria progenie. Cosi' nell'Era di Kali contese e rovine si produrranno incessantemente, fino a portare la razza umana all'annientamento.

Che il viaggio abbia inizio.