Oggi e' il secondo giorno che sono a Pushkar, una delle citta' piu' sacre dell'India. E' un po' fuori dalla rotta turistica tradizionale, ma ci vengono un mare di hippie e finto rasta. E' una cittadina abbastanza piccola, piena di vicoli, bazar e templi, che circonda il lago santo. E' riverita da tutti gli indu' perche' ci si trova l'unico tempio dedicato a Brahma.
Il mito narra che tutti gli dei stessero deridendo Brahma, il Dio creatore, per non avere nessun tempio sulla Terra. Il poveraccio fa allora cadere un fiore di loto, da cui scaturisce il lago intorno al quale si sviluppera' la citta'. E fin qui abbiamo spiegato la sacralita' del posto, ma perche' l'unico tempio di Brahma e' proprio qui? Naturalmente appena si forma il lago viene costruito un tempio in onore del dio, che decide quindi di santificarlo con una cerimonia sacra (Puja). Affinche' sia di buon auspicio, bisogna pero' rispettare il rituale, che prevede la presenza della moglie e un certo orario. Impaziente come non mai, Brahma decide di iniziare subito, ma la moglie (Sarasvati) lo lascia solo, sostenendo che non e' ancora il momento giusto. Poco male, perche' il dio manda uno dei suoi servitori (Indra, il dio del fuoco) a rapire una donna del villaggio, la sposa e celebra il rito di inaugurazione. Chiaramente appena Sarasvati lo viene a sapere si inquieta non poco e scaglia una maledizione: la cattiva sorte tocchera' qualunque altro tempio sara' costruito in onore di Brahma.
Il carattere sacro della citta' si vede in moltissime cose: non si mangia carne, non si vendono alcolici, la gente nei negozi ti parla dei miti indu e soprattutto al mattino e al tramonto la gente si lava e prega nelle acque del lago.
Io sono in un alberghetto fantastico, veramente spartano ma pulito e con una vista spaziale sul lago e sulle scalinate che vi si immergono. Come e' consuetudine, sul tetto c'e' un piccolo ristorante, tavolini e sedie che valgono il prezzo del biglietto. Biglietto che costa meno di 3 euro tutto compreso, tranne il bagno che e' in comune...
Oggi per la gioia del Taba ho incontrato anche i trecciolini. Gli ebrei sono una moltitudine qui in India, visto quanto poco costi viaggiarci e le consuetudini alimentari molto simili. Stasera devono prepararsi per il Sabato, ma magari li incontro di nuovo. Uno era anche interessato al mercato azionario (e non poteva ricevere consigli da persona piu' qualificata, direi) mentre l'altra mi ha suggerito il prossimo posto dove andare: Rishikesh.
Rimango ancora un paio di giorni a Pushkar perche' e' incantevole, ma non continuo il giro del Rahajastan che, per il resto, mi ha impressionato poco. Quindi cambio programma e mi sposto a Nord, cercando di andare verso le grandi montagne e il fresco (da 6 giorni ormai siamo a temperature intorno ai 35 gradi, fortunatamente molto secco).
12 ott 2007
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