9 mar 2006

Chador

Sto leggendo l'ennesimo bel libro di Terzani. Si intitola "Buonanotte signor Lenin" ed è il resoconto di un viaggio dell'autore nelle ex repubbliche sovietiche al momento della caduta del comunismo. Il racconto è pieno di aneddoti, personaggi e note storiche, riportati con la consueta ironia e scorrevolezza da un giornalista affascinato dal viaggiare e dal conoscere.

Mi è piaciuto particolarmente il pezzo in cui narra la leggenda che ha dato origine all'obbligo di indossare il chador da parte delle donna mussulmane.

"... Tamerlano, prima di partire da Samarcanda per una spedizione militare, volle far costruire un grande complesso religioso in onore della sua moglie preferita (tra altre nove). L'architetto incaricato della costruzione si innamorò della donna e minacciò di non finire in tempo i lavori se lei non gli si fosse concessa. Sulle prime Bibi-Khanum si rifiutò, ma con il passare del tempo, preoccupata che Tamerlano tornasse e che la costuzione a cui tanto teneva non fosse terminata, finì per cedere alle voglie dell'architetto e si lasciò baciare.
Terrribile errore! Quel bacio fu così focoso che sulla sua guancia rimase come una grande bruciatura. Così conciata non poteva certo presentarsi a Tamerlano e pensò bene di coprirsi la faccia con un velo, ordinando a tutte le donne della città di fare altrettanto.
Ovviamente il buon Tamerlano, tornato a Samarcanda, non volle storie: tolse il velo alla moglie, vide lo scempio e, dopo essersi fatto raccontare la verità, fece trasformare la moschea in una tomba dove seppellì (viva) la moglie infedele. Per ultima cosa, impose a tutte le donne del suo regno di portare per sempre un velo sulla faccia."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...che stile ke hanno questi architetti...sigh!!!

Anonimo ha detto...

alla fine è sempre colpa di un architetto!....maledetti!.....comunque Berna....tanto di cappello per la citazione:grande pregio!